
Lo ‘Spritz’ è uno dei long drinks italiani più popolari ed apprezzati. La sua ricetta base, caratterizzata da un’estrema semplicità, nasce in Veneto nell’Ottocento. Col passare degli anni si evolve in numerose varianti: la più conosciuta ai giorni nostri è quella dell’ ‘Aperol Spritz’, preparata, per l’appunto, utilizzando il bitter Aperol. Nel 2011 questa particolare ricetta viene resa ‘ufficiale’ dall’IBA (International Bartenders Association) che le assegna il nome ‘Spritz Veneziano’.


La storia dello Spritz.

Sebbene non si tratti dell’unica teoria in merito (*1), gran parte delle fonti fanno risalire le origini dello Spritz all’Ottocento, nel periodo della dominazione austriaca sul Veneto. La versione originale di questa bevanda deriverebbe infatti dall’usanza adottata dai soldati dell’esercito asburgico di attutire gli effetti dell’alcool contenuto nel vino locale, allungandolo con uno ‘spruzzo’ (in lingua tedesca ‘spritzen’) di acqua gassata.
Il drink vero e proprio, così come lo conosciamo oggi, nacque nel ‘900, quando la ricetta originale venne arricchita grazie all’aggiunta di bitter (*2).
Note:
*1: Considerando l’estrema semplicità di questa bevanda alcolica nella sua forma originale, vale a dire vino addizionato ad acqua, alcune fonti ipotizzano che le sue origini possano essere ben più antiche.
*2: Su tutti, il Select, l’Aperol e il Campari.

Aperol Spritz: lo Spritz Veneziano.

La versione moderna dello Spritz (*1), il long drink vero e proprio, risale con ogni probabilità ai primi del 1900 (1920/1930 ca.), quando nelle città di Venezia e di Padova si diffuse l’abitudine di aggiungere alla preparazione originaria un pò di bitter Select o Aperol.
Col passare degli anni quest’ultimo divenne di gran lunga l’ingrediente più diffuso, tanto da essere incorporato nella ricetta ufficiale dello ‘Spritz Veneziano’, ufficializzata nel 2003 dalla IBA (International Bartenders Association).
Nota:
*1: In alcuni bar del Veneto, e non solo, lo Spritz viene ancora oggi servito nella versione originale, vale a dire vino bianco fermo allungato con acqua.

Spritz all’Aperol: ingredienti e preparazione.
La ricetta dell’Aperol Spritz, riconosciuto nel 2011 dall’IBA (International Bartenders Association) col nome di ‘Spritz Veneziano’ ha pochi ingredienti ed un metodo di preparazione abbastanza semplice.
Ingredienti:
- Aperol;
- Vino Prosecco;
- Soda / Seltz;
- Mezza fetta d’arancio;
- Ghiaccio;
Preparazione:
01. Riempire il bicchiere di ghiaccio.
02. Versare il vino Prosecco (6cl).
03. Aggiungere l’Aperol (4cl).
04. Aggiungere quindi uno spruzzo di soda.
05. Mescolare delicatamente il tutto.
06. Guarnire con mezza fetta d’arancia.
Note:
*1: Alcuni barman preferiscono versare prima l’Aperol e subito dopo il Prosecco;
*2: L’arancia funge solo da guarnizione estetica, non va quindi spremuta;

Aperol, cos’è e come si fa.

L’Aperol, indiscusso protagonista dello ‘Spritz Veneziano’, è un aperitivo alcolico inventato dalla ditta dei Fratelli Barbieri, presentato per la prima volta al pubblico nel luglio del 1919 in occasione della Fiera Internazionale di Padova. Il grande successo di questo prodotto è con ogni probabilità legato al suo caratteristico colore brillante e al gusto dolce-amaro (‘bitter’), che deriva dall’infusione in alcol dei principali ingredienti, vale a dire arancia, radici ed erbe. A tal proposito, poco ci è dato sapere sulla ricetta: si tratta infatti di un segreto custodito gelosamente da più di un secolo.
Nel 2003 l’Aperol è stato acquisito dal Gruppo Campari.

Spritz, le varianti.
Un articolo dedicato al più celebre dei drink veneti non si può dire completo senza aver citato le sue varianti più famose:

Spritz Campari.

Lo ‘Spritz al Campari’ ha origini milanesi ed è molto apprezzato soprattutto da coloro che preferiscono degustare un drink leggermente più alcolico ed amarotico. Gli ingredienti utilizzati per prepararlo sono:
Prosecco;
Bitter Campari;
Soda;
Ghiaccio;

Spritz Select.

Il ‘Select’ è considerato da molti tra i più anziani frequantatori dei bar di Venezia, il primo bitter ad essere stato utilzzato per correggere lo Spritz. Gli ingredienti dello Spritz Select sono:
Prosecco;
Bitter Select;
Soda / Seltz;
Oliva verde;
Ghiaccio;

Spritz Bianco.
Sebbene esistano delle sotto-varianti più ‘ricche’, è il tipo di Spritz che più ricalca la versione originale di questo drink. Viene quindi preparato utilizzando solo:
Vino bianco fermo;
Soda / Seltz;

La Terrazza Aperol di Milano.

Fin da quando, nel 2003, il Gruppo Campari acquisì la proprietà dell’Aperol, l’azienda fece di tutto per promuovere l’immagine di questo prodotto sia in Italia che nel resto del mondo.
La realizzazione della ‘Terrazza Aperol’ rientra a buon diritto in questo tipo di operazione.
Si tratta di un locale situato nel centro di Milano, ideato dal designer Antonio Piciulo, che rappresenta per sua stessa natura, in termini struttura, arredamento e scelta cromatica, la cornice ideale per assaporare un bicchiere di Aperol Spritz, godendo al contempo di una splendida vista del Duomo.


Acqua e vino: il primo Spritz.
La più antica tipologia di Spritz veniva preparata mescolando acqua e vino bianco. Inutile meravigliarsi di tanta semplicità, considerato il fatto che, quello di allungare il vino, era un espediente usato nel passato da molti tra i più accaniti frequentatori dei bar, soprattutto nei paesi di provincia del Nord Italia. Un espediente che permetteva loro di non ubriacarsi, almeno non immediatamente, così da potersi dedicare, con un minimo di attenzione, ad attività ricreative quali il gioco delle carte ed il biliardo. In alcune località questa tradizione permane ancora oggi, anche se tende progressivamente a scomparire.

Soda nell’Aperol Spritz.
Secondo la ricetta ufficiale della IBA, la International Bartender Association, l’Aperol Spritz va preparato utilizzando la ‘soda’, vale a dire un’acqua ricca di anidride carbonica, venduta generalmente in bottiglia (in Italia è conosciuta come ‘acqua minerale’). Può comunque accadere che, al posto della soda, venga impiegato il ‘Seltz’: la differenza principale rispetto alla soda è che l’anidride carbonica è miscelata all’acqua al momento, grazie ad un apposito sifone. Interessante ricordare che la parola ‘Seltz’ deriva da ‘Selters’: nome di un comune tedesco famoso per ospitare una fonte naturale di ‘Selterswasser’, acqua frizzante naturale.

Venezia, la città dello ‘Spritz Veneziano’.
La città di Venezia è senza dubbio uno dei luoghi più iconici quando si parla di Aperol Spritz, l’aperitivo alcolico famoso in tutto il mondo. Non è dunque un caso che l’IBA, la International Bar Association, gli abbia dato il nome ‘Spritz Veneziano’.

Aperol Spritz in video.
Di seguito un video che mostra, passo dopo passo, la preparazione dell’Aperol Spritz.

SOLO LE SPECIALITA’ PIU’ TIPICHE E TRADIZIONALI


Spritz, calorie.
Non è semplice stabilire con precisione il numero delle calorie contenute in uno Spritz Veneziano, considerando il fatto che può essere servito in bicchieri di diverse dimensioni e che le proporzioni degli ingredienti dettate dalla ricetta originale IBA a volte non sono rispettate con precisione. Fatta questa doverosa premessa, si può dire che, in genere, il valore può oscillare tra le 80 e le 120 calorie.

Assaporare un aperitivo nei ‘bacari’.
I cosiddetti ‘bacari’ sono senza dubbio i luoghi più suggestivi dove poter assaporare uno Spritz Veneziano. Si tratta dei bar tipici in cui è facile imbattersi passeggiando tra le calli di Venezia: locali colorati, eredi di un’antica tradizione, in cui è possibile godere della piacevole compagnia degli abitanti di questa splendida città.


Le origini del nome.
Secondo molte fonti, il nome ‘Spritz’ derivarebbe dalla parola tedesca ‘spritzen’, traducibile in ‘spruzzo’. Ciò sarebbe legato all’abitudine dei soldati austriaci di stanza nella zona del lombardo-veneto durante il XIX sec., di allungare il vino fermo con uno ‘spruzzo’ di acqua effervescente, in modo da ridurne il tasso alcolico.

Gli abbinamenti.
Lo Spritz può essere a ragione considerato il ‘principe’ degli aperitivi: in quanto tale è in genere accompagnato da allettanti stuzzichini (conosciuti a Venezia con il nome ‘cicchetti’) come, ad esempio, tartine farcite con pesce, verdure ed uova, minuscoli panini o colorate pizzette. Sul banco dei bar dove viene servito il drink, non possono inoltre mancare olive verdi, arachidi e le classiche patatine croccanti.


I bicchieri per l’Aperol Spritz.
Sebbene non esistano regole precise in merito, l’Aperol Spritz viene generalmente servito in due tipologie di bicchiere: il cosiddetto ‘tumbler basso’, di forma cilindrica e leggermente svasato, o il classico bicchiere a stelo.

Aperol & Campari: contatti.
Di seguito i contatti del Gruppo Campari, azienda produttrice dell’Aperol:

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