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Autore: Antonio Maria Guerra
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Pandoro Veronese
LA GUIDA COMPLETA AL CELEBRE DOLCE NATALIZIO
![Italian Flag - Intro](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/05/obj_flag_ita02.png)
Non c’è alcun dubbio che il pandoro veronese, insieme al panettone, sia protagonista indiscusso delle tavole natalizie in Italia. Quest’articolo intende essere una guida completa al celebre dolce: dalle sue caratteristiche principali al metodo di preparazione, dai valori nutrizionali alle varianti, dalla modalità di degustazione alla conservazione e tanto altro. Scopriamo insieme tutti i segreti di questa delizia. Buona lettura!
![Cos’è il pandoro?](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro01.webp)
Cos’è il pandoro?
Il pandoro è uno di quei dolci che non possono mancare sulle tavole degli italiani nel corso delle festività natalizie. Originario della città di Verona, è facilmente riconoscibile grazie alla sua tipica forma troncoconica, con una sezione orizzontale ad otto punte, come quelle di una stella. La superficie esterna è cosparsa di zucchero a velo, che ricorda nell’aspetto la neve. Sebbene la preparazione della specialità preveda pochi ingredienti, tra i quali farina, uova, burro e zucchero, il risultato finale è una delizia morbida, dal gusto fine, caratterizzata da riflessi dorati: un vero e proprio ‘Pan d’Oro’.
Verona: la città del pandoro.
La nascita del pandoro è strettamente legata ad una città situata nel nord-est della penisola italiana, Verona, che della specialità è a tutti gli effetti la ‘culla’. Si tratta di un luogo antico, secondo alcuni studiosi di origine preistorica, dei quali i Romani stessi avevano compreso il valore e che, nel corso dei secoli, fu sotto il dominio di diversi popoli, dai Longobardi ai francesi di Napoleone, fino agli austriaci dell’Impero asburgico. Così tanta storia ha donato a questo centro un patrimonio inestimabile in termini di cultura, tradizione e soprattutto fascino: fattori che la rendono meta irrinunciabile per turisti da tutto il mondo.
![Come si fa il pandoro?](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2025/01/wfc_049_pandoro25.webp)
Pandoro, la ricetta. (cenni)
Sebbene il numero degli ingredienti sia limitato, preparare il Pandoro è un compito tutt’altro che semplice: per ottenere un buon risultato sono infatti necessarie esperienza e soprattutto una grande accuratezza nella lavorazione. Come generalmente accade, non forniremo la procedura completa ma solo alcuni cenni in merito ad i vari passaggi.
INGREDIENTI:
Farina 00, uova, burro, acqua, lievito di birra, zucchero (semolato e a velo), miele, vaniglia, scorza di limone e d’arancia grattugiata;
PROCEDURA:
01 – PRIMO IMPASTO: Unire acqua e lievito di birra. Aggiungere la farina e mescolare il tutto. Far riposare l’impasto per qualche ora;
02 – SECONDO IMPASTO: Aggiungere all’impasto altra farina, zucchero e lievito di birra spezzettato. Lavorarlo ed aggiungere le uova (rossi e bianchi);
03 – L’impasto andrà fatto riposare a temperatura ambiente in modo che lieviti, quindi riposto in frigo;
04 – A questo punto occorrerà preparare un mix aromatico che, oltre all’immancabile vaniglia, può contenere, ad esempio, miele e scorza di arancia e/o limone grattugiata.
05 – TERZO IMPASTO: Si procede quindi ad un nuovo impasto aggiungendo a quello precedentemente lievitato altra farina, zucchero, acqua, quindi le uova (rossi e bianchi), il mix aromatico e un po’ di sale;
06 – Dopo aver fatto riposare l’impasto, ricominciare a mescolarlo, aggiungendo il burro;
07 – Piegare a mano l’impasto e, dopo aver realizzato un panetto, inserirlo nella forma per Pandoro opportunamente imburrata ed infarinata;
08 – Infornare e far cuocere per un’oretta.
09 – Il Pandoro è pronto. Toglierlo dalla forma, rovesciandolo e guarnendolo con zucchero a velo;
La preparazione del pandoro veronese in video.
In questo video viene mostrato come si prepara il pandoro. Si ringrazia Italia Squisita, canale YouTube autore e proprietario del filmato.
![Lo stampo per il Pandoro.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro09.webp)
Lo stampo per il pandoro veronese.
Lo stampo attualmente impiegato per la produzione del pandoro fu progettato nel lontano 1894 dal pittore impressionista Angelo Dall’Oca Bianca. L’artista, ricevuto l’incarico dallo stesso Domenico Melegatti, inventore della specialità, cercò di darle una forma che evocasse lo spirito del Natale.
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Fu così che ideò una sagoma tronco-conica con sezione ottagonale che, vista dall’alto, ricorda quella di una stella. Al giorno d’oggi il particolare profilo del pandoro è entrato a far parte dell’immaginario collettivo italiano, diventando di fatto uno dei simboli delle festività.
![Pandoro con cioccolato.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2025/01/wfc_049_pandoro26.webp)
Le varianti del pandoro veronese.
Il pandoro veronese più tradizionale, caratterizzato principalmente dalla sofficità e dal delicato aroma di vaniglia, negli ultimi anni si è evoluto in molteplici varianti, alcune delle quali indubbiamente creative. Sebbene ciò incida sul carattere tipicamente ‘austero’ della specialità, d’altro canto la arricchisce di sapori sempre nuovi, rendendola se possibile ancora più golosa. Tra le ‘interpretazioni’ più celebri di questa delizia, occorre ricordare quella farcita con crema mascarpone, senza dubbio la più classica, anche se la tipologia con gocce di cioccolato ha sempre più estimatori. Non mancano alternative ancora più ‘esotiche’, arricchite con pistacchio o limoncello.
Anno dopo anno il pandoro si sta dimostrando una tela perfetta, sulla quale la fantasia di ogni cuoco può sbizzarrirsi.
![Il pandoro farcito.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro14.webp)
Pandoro e crema al mascarpone.
Tra le numerose ‘interpretazioni del pandoro attualmente in circolazione, la più celebre, apprezzata e diffusa è senza dubbio quella al mascarpone. Sebbene anche questa variante possa essere acquistata in pasticceria, non di rado capita che siano le famiglie italiane a prepararla in casa. Il procedimento, non a caso, è relativamente semplice: basta tagliare il dolce a strati orizzontali, farcendo ogni livello con una crema a base di mascarpone, appunto, uova, zucchero, e per chi non ha bambini, un po’ di liquore (come ad esempio il Marsala). C’è chi arricchisce ulteriormente il composto ilpiegando panna e/o cacao e/o caffè.
![Italian Flag - Ribbon](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/obj_filler01.webp)
![Il pandoro salato.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro11.webp)
Il pandoro salato.
Per sua stessa natura, essendo in buona sostanza un ‘pane dolce’ (non a caso chiamato dagli anglosassoni ‘sweet bread’), il pandoro si presta ad essere farcito nei modi più diversi. Non dovrebbe quindi stupire che ne esista anche una versione ‘salata’, realizzata con un impasto meno (o per nulla) zuccherato e arricchita con gli ingredienti più vari, magari appartenenti alla sconfinata tradizione gastronomica italiana,
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Questi ultimi possono spaziare dai formaggi cremosi (come lo stracchino o la robiola) ai salumi (come il prosciutto o lo speck), dalle verdure (magari grigliate) ai patè (di funghi, tartufo, etc.), e così via.
![Un bambino mangia il pandoro.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2025/01/wfc_049_pandoro24.webp)
Come mangiare il pandoro.
Per poter assaporare al meglio il pandoro è bene seguire alcuni di questi consigli:
Poco prima di servirlo sarebbe bene scaldarlo leggermente, magari avvicinandolo a una fonte di calore (come un termosifone), così da renderlo ancora più soffice e profumato, dandogli modo di sprigionare i suoi tipici aromi di burro e vaniglia;
- Una volta aperto l’involucro in plastica del pandoro, occorre rovesciare al suo interno lo zucchero a velo contenuto nella bustina che è sempre presente all’interno della confezione.
L’involucro andrà quindi chiuso ed agitato delicatamente per distribuire al meglio lo zucchero;
- Sebbene il taglio più classico del pandorosia senza dubbio quello verticale, perfetto se si desiderano fette regolari, è possibile tagliare il dolce anche orizzontalmente, così da ottenere porzioni a forma di stella, sicuramente molto scenografiche una volta servite alla tavola (in questo caso si consiglia di usare una crema come accompagnamento);
Il pandoro che avanza dai banchetti festivi, può essere gustato in qualsiasi momento della giornata: è perfetto per la prima colazione, così come per la merenda;
![Romeo e Giulietta.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro16.webp)
![La giusta bevanda per il pandoro.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro08.webp)
La giusta bevanda per il pandoro veronese.
La scelta della bevanda da abbinare al pandoro è fondamentale per esaltare le sue caratteristiche organolettiche e gustarlo al meglio. Volendo optare per un alcolico, la scelta potrebbe ricadere, ad esempio, su uno spumante dolce (meglio se italiano), la cui effervescenza sarebbe l’ideale per bilanciare la grassezza del burro. Tra le bevande analcoliche, si possono citare il tè (meglio se aromatizzato) o, per i più golosi, una cioccolata calda.
![Come si conserva il pandoro?](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2025/01/wfc_049_pandoro27.webp)
Come si conserva il pandoro?
Il metodo di conservazione è di fondamentale importanza per preservare il gusto del pandoro industriale una volta la confezione originale è stata aperta e si è tagliata qualche fetta. Quello più semplice necessita che il dolce venga chiuso nel suo sacchetto originale o, alternativamente, in uno per alimenti, facendo attenzione a far uscire l’aria. L’involucro andrà quindi conservato a temperatura ambiente (intorno ai 25°, o anche meno), in un luogo asciutto e lontano dalla luce del sole o fonti di calore (come, ad esempio, una credenza). In queste condizioni il dolce si manterrà sufficientemente fragrante per 2/3 giorni, anche se sarà ancora possibile mangiarlo dopo 4/5.
![Pandoro: calorie e valori nutrizionali.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro15.webp)
Pandoro: calorie e valori nutrizionali.
Quasi inutile evidenziare che il pandoro, in linea con gran parte delle specialità servite durante i lauti banchetti natalizi, non può essere considerato propriamente ‘dietetico’.
Di seguito un breve elenco che include le calorie e i valori nutrizionali per 100 gr. del dolce:
- Calorie 400kcal (ca.);
- Carboidrati 26gr (ca.);
- Zuccheri 24gr (ca.);
- Grassi 19gr (ca.);
- Proteine 8gr (ca.);
![Verona: la città del Pandoro.](https://webfoodculture.com/wp-content/uploads/2023/09/wfc_049_pandoro19.webp)
Scopriamo la storia del pandoro e tante curiosità nell’articolo che abbiamo dedicato alla dolce specialità natalizia.
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- L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo, Francesco Hayez, 1823 {PD-Art} {PD-US}
Immagini Creative Commons
- La preparazione del pandoro presso i Laboratori Bauli, di Flickr, con licenza CC BY 2.0.