Pubblicato:
Autore: Antonio Maria Guerra

Galani Veneziani
STORIA, LUOGHI, INFORMAZIONI, CURIOSITA’

La storia dei galani veneziani è profondamente legata alla tradizione dolciaria della città lagunare. In questo articolo esploreremo le origini di questi deliziosi nastri di pasta fritta e come, progressivamente, siano diventati una delle specialità gastronomiche più amate nel corso dei coloratissimi festeggiamenti che si tengono ogni anno nella Serenissima in occasione del Carnevale. Buona lettura!

La storia dei galani veneziani.
I galani, insieme alle frittelle, sono il dolce per eccellenza del Carnevale veneziano e possono vantare una delle tradizioni più antiche. Secondo alcuni studiosi, il loro antenato potrebbero essere le ‘frictilia’, prelibatezze di epoca romana, cucinate in occasione dei festeggiamenti dei ‘Saturnalia’ (*1).
A riprova di questa ipotesi, è sufficiente ricordare che preparazioni simili ai galani si trovano con nomi diversi in quasi tutte le regioni d’Italia e persino in alcuni paesi d’Europa: tutti luoghi che, guarda caso, un tempo erano sotto la dominazione dell’impero. La ricetta originale si sarebbe quindi evoluta in modo differente a seconda della zona: nella fattispecie, a Venezia, il dolce si distingue per la sua trama particolarmente sottile.
Da questo punto di vista è interessante notare che basta allontanarsi anche di pochi chilometri dalla Laguna, addentrandosi nell’entroterra del Veneto, perché la stessa preparazione cambi: il cosiddetto ‘crostolo’ ha infatti uno spessore maggiore, i bordi dentati e generalmente presenta un taglio centrale.
Note:
*1: Si trattava di ricchi festeggiamenti in onore del dio Saturno che si tenevano ogni anno in un periodo che, attualmente, corrisponde alla fine di dicembre.
Scopriamo tutto quanto c’è da sapere sui galani veneziani, dalla ricetta agli abbinamenti, le varianti, le calorie e tanto altro, nell’articolo che abbiamo dedicato al dolce del carnevale.
Venezia: la città dei galani.
La città di Venezia sorse dalle acque della laguna veneta nel V secolo come rifugio dalle invasioni barbariche. Nel tempo divenne una potente Repubblica Marinara e per lunghi anni fu un crocevia commerciale di fondamentale importanza tra Oriente e Occidente. La storia millenaria della ‘Serenissima’ si riflette nella sua architettura e nella sua cultura: in questo contesto i galani, la specialità del Carnevale, incarnano una tradizione culinaria tanto antica quanto articolata.

La storia dei galani veneziani: le ‘frictilia’.
Non di rado le cosiddette ‘frictilia’ sono considerate le vere antenate dei galani veneziani. Così come i ‘globulos’, erano una tipologia di dolce che non poteva assolutamente mancare nel corso dei ricchi festeggiamenti dei ‘Saturnalia’ romani. Sebbene non tutte le fonti siano concordi in merito, al tempo dell’Impero questa specialità consisteva in striscioline (*1) realizzate con un semplice impasto a base di farina (probabilmente di farro), che venivano fritte nel grasso di maiale e condite col miele.
Note
*1: Secondo alcuni esperti erano di forma tonda.

La storia dei galani veneziani: le origini del nome.
Sebbene non esistano certezze in merito, è molto probabile che il nome ‘galano’ (plurale, ‘galani’) derivi da ‘galan’: termine dialettale veneto con cui si indicano nastri leggeri e preziosi impiegati nell’abbigliamento e, più in generale, nelle decorazioni. L’uso della parola sarebbe quindi dovuto all’aspetto di questa particolare tipologia di dolce che, nella sua forma più classica, si presenta come un piccolo fiocco. Occorre citare un’altra teoria, meno attendibile, secondo la quale il nome richiamerebbe l’aspetto ‘galante’ e raffinato di questa delizia.
Non c’è dubbio che le ‘frittelle’ siano, insieme ai galani, un vero e proprio ‘must’ nel corso del carnevale veneziano. Approfondiamone la conoscenza nell’articolo che abbiamo loro dedicato.

Pasticceria Rizzardini: contatti.
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