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Casatiello Napoletano
LE ORIGINI DELLA SQUISITA TORTA PASQUALE

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Nonostante non esistano certezze in merito, alcuni studiosi ipotizzano che la storia del casatiello napoletano, la celebre torta salata, sia molto antica, risalendo all’epoca classica. In quest’articolo approfondiremo le origini di una specialità che, anche grazie al suo ricco simbolismo religioso, è diventata un must delle tavole pasquali all’ombra del Vesuvio. Il tutto, come sempre, condito da interessanti informazioni e ghiotte curiosità. Buona lettura!

Il casatiello napoletano: da roma antica ai giorni nostri.

Casatiello: la storia.

Assaporando una fetta di Casatiello è possibile comprenderne, almeno in parte, le origini: la specialità è caratterizzata infatti da un gusto semplice, ma al contempo ricco, corposo e coinvolgente, che tradisce uno stretto legame con la cultura contadina. Cultura in cui, da sempre, nulla deve essere sprecato e ciò, anziché limitare, spinge all’invenzione di ricette sempre nuove.

Dal canto loro, gli storici non riescono ad individuare con certezza la data di nascita di questa torta salata, il cui antenato potrebbe risalire all’epoca classica, quando gli antichi romani mangiavano il cosiddetto panis adipatus: una focaccia arricchita con lardo di maiale.
Sappiamo per certo che una delle primissime testimonianze scritte relative al Casatiello è del ‘600: si tratta di una favola popolare, la ‘Gatta Cenerentola’ (*1), scritta dal napoletanissimo Giambattista Basile, in cui l’autore, tratteggiando un sontuoso banchetto, fa riferimento ad un gran numero di ‘casatielle’ (*2).

Con il passare del tempo la gustosa prelibatezza si legò sempre più alla Pasqua, finendo col rifletterne la simbologia in particolari che vanno dalla forma alla presenza delle uova.

Giambattista Basile ed il casatiello napoletano.

La modernità ed il passaggio delle mode sembrano non aver scalfito ciò che, nei secoli, è diventato un must della tradizione culinaria nella ‘città del sole’.

*1: A tutti gli effetti antesignana dei celebri racconti di Hans Christian Andersen e dei fratelli Grimm.
*2: Si riporta per interi il passaggio che include la citazione: “E, venuto lo juorno destinato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle?

Napoli, la città del Casatiello.

Una delle maggiori attrattive di Napoli è senza dubbio la sua cultura, che affonda le radici in un lontano passato, quando la città si chiamava Neapolis ed era una delle più fiorenti colonie della Magna Grecia. La tradizione culinaria partenopea è il frutto di questo enorme patrimonio di conoscenza: tra le sue gemme più brillanti c’è sicuramente il Casatiello, specialità che riesce a rappresentare, grazie al suo gusto, lo spirito allegro, conviviale ed accogliente che caratterizza la gente del luogo.

Napoli: la città del Casatiello.
Pulcinella.
Il Casatiello napoletano ed il simbolismo religioso.

Casatiello, la storia: la simbologia religiosa della specialità.

A Napoli, il Casatiello è una delle specialità pasquali per eccellenza, servita nel corso dei lauti pasti che costellano questa festività. Non deve quindi stupire che sia ricco di riferimenti simbolici di tipo religioso, tra i quali ricordiamo:

  • Le uova: la presenza delle uova, incastonate come gioielli sulla superficie della specialità, rimanda a temi cari al Cristianesimo, vale a dire la resurrezione e la conseguente vita dopo la morte;

  • La croce: le striscioline poste sopra le uova rimandano alla forma della croce;

  • L’anello: la forma circolare del casatiello, a ‘ciambella’ appunto, rimanda ad un’idea di infinito, inteso come vita eterna;

  • La farcitura: la ricchezza ed il gusto della farcitura rimandano ad un’idea di abbondanza e prosperità;

  • Il lievito: l’uso del lievito, evidenziato dalla crescita dell’impasto, rimanda ad un’idea di progresso spirituale e di graduale trasformazione;

Le origini del nome 'casatiello'.

Casatiello, la storia: le origini del nome.

Tra le diverse ipotesi relative alle origini del nome ‘casatiello’, quella attualmente più in voga lo fa derivare dalla parola latina ‘caseus’ che, tradotta in italiano, significa ‘formaggio’. Non è un caso che quest’ultimo sia tra i principali ingredienti della specialità.

Napoli, San Gregorio Armeno: Pulcinella.
Panino Napoletano (o ‘pagnottiello’ o ‘pagnuttiello’).

Panino napoletano: il casatiello in miniatura.

Il ‘panino napoletano’, conosciuto anche come ‘pagnottiello’ o ‘pagnuttiello’, può essere a tutti gli effetti considerato la variante ‘portatile’ del Casatiello, grazie alla quale la squisita specialità napoletana diventa a tutti gli effetti uno street food. Si tratta di un gustoso saccottino, realizzato con pasta di pizza arricchita dallo strutto, ed ingolosito grazie ad una farcitura a base di uova sode, salumi (salame e/o pancetta), oltre che formaggi misti a cubetti.

Sant'Irpino e la 'Sagra del Casatiello'.

La sagra del Casatiello a Sant’Irpino.

Sebbene il casatiello sia una specialità partenopea, è molto apprezzato in gran parte della regione Campania. A riprova di ciò, basti ricordare la sagra che gli viene dedicata ogni anno, nel mese di Giugno, presso Sant’Irpino, in provincia di Caserta. La manifestazione riscuote un successo enorme, tale da essere arrivata alla trentesima edizione.

Scopriamo tutto quanto c’è da sapere sul casatiello napoletano, dalla preparazione alle varianti, dalle calorie agli abbinamenti … e tanto altro, nell’articolo che abbiamo dedicato alla squisita specialità pasquale.

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