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Autore: Antonio Maria Guerra
Pomodoro San Marzano DOP
STORIA, LUOGHI, INFORMAZIONI, CURIOSITA’
La storia del Pomodoro San Marzano nasconde dettagli affascinanti quanto inaspettati: sorprende infatti scoprire che le sue origini risalgono alla fine del XVIII secolo quando un po’ di semi della pianta furono regalati da un nobile spagnolo, Viceré del lontano Perù, ad uno dei sovrani partenopei più conosciuti, Ferdinando IV di Borbone, anche conosciuto come ‘Re Nasone’. Approfondiamo dunque le vicende legate ad un prodotto che, al giorno d’oggi, è considerato l’ ‘oro rosso della Campania’.
La storia del Pomodoro San Marzano.
Le origini del Pomodoro San Marzano sono legate ad un lontano passato e, più precisamente, risalgono alla fine del XVIII secolo (si dice al 1770), quando i semi della pianta, provenienti dal sudamerica, arrivarono nel Regno di Napoli.
Secondo gli storici si trattò di un dono al sovrano, Ferdinando IV di Borbone (‘Re Nasone’) da parte del Viceré spagnolo del Perù (‘Virreinato del Perú’), Manuel de Amat y Junient. Il nuovo vegetale, una volta piantato, attecchì particolarmente bene nei territori che circondano il paese di San Marzano, tanto da prenderne il nome. Una tale riuscita fu dovuta al fortunato mix tra la componente vulcanica del terreno, tale da renderlo particolarmente fertile, un eccellente microclima e, non da ultimo, dalla perizia dei contadini locali, che svilupparono tecniche culturali in gran parte ancora oggi utilizzate.
Nel tempo la fama del Pomodoro San Marzano crebbe costantemente, fino a divenire ingrediente fondamentale della gastronomia campana e, in particolare, di quella napoletana. Negli anni ‘70 ed ‘80 dello scorso secolo la varietà originale della pianta incorse in gravi problemi fitosanitari (*1) che ne minacciarono la sopravvivenza: ciò spinse agricoltori e ricercatori a selezionare varianti più resistenti, portando alla nascita della cosiddetta ‘Kiros’.
Il riconoscimento definitivo della qualità del prodotto e soprattutto della sua unicità, arrivò nel 1996, in seguito all’assegnazione del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Note:
*1: Problemi legati a virus, funghi, batteri ed insetti, che minacciarono seriamente la salute e la produttività delle piante.
La terra del Pomodoro San Marzano.
L’Agro Sarnese-Nocerino è da più di due secoli la patria del Pomodoro San Marzano. Questa zona, situata tra le province di Salerno e Napoli, è particolarmente adatta allo sviluppo della pianta grazie ad un terreno estremamente fertile bagnato dal fiume Sarno ed impreziosito dai depositi vulcanici, particolarmente ricchi di minerali, dovuti alla vicinanza con il Vesuvio. Un microclima decisamente mite completa il quadro, dando vita ad un eccellente ‘terroir’ in grado di donare al pomodoro le caratteristiche organolettiche per il quale è diventato famoso.
Interessa approfondire la conoscenza del Pomodoro San Marzano? Scopriamo le sue caratteristiche in questa guida al prodotto.
La storia del Pomodoro San Marzano: i San Marzano di Francesco Cirio.
Non si può illustrare compiutamente la storia dei Pomodori San Marzano senza aver quantomeno citato un’affascinante personalità che fu di estrema importanza per la conoscenza e la diffusione di questo prodotto: Francesco Cirio.
Nato nel 1836 a Nizza Monferrato, in Piemonte, da famiglia modestissima, cominciò a lavorare a Torino gestendo un banchetto di frutta e verdura presso Porta Palazzo. Questa piccola attività otenne fin da
subito un discreto successo (tanto che fu soprannominato ‘l Re ‘d Pòrta Palass’, il ‘Re di Porta Palazzo’), permettendogli di allargare il suo commercio ad alcune specialità tipiche locali. Recatosi a Parigi per tastare il polso del mercato internazionale, Francesco si rese ben presto conto che, nella capitale francese, la tipologia di merce che lui trattava aveva un costo spropositato: ciò lo spinse non solo ad avviare una proficua attività di export di alimenti pregiati Italiani, ma anche a cercare un metodo per renderli più facilmente conservabili e quindi vendibili.
A tale scopo adottò un procedimento inventato nel 1795 da Nicolas Appert (non a caso chiamato ‘appertizzazione’) e fino ad allora impiegato principalmente in ambito militare (*1), che consisteva
nel riscaldare ad alta temperatura vivande chiuse ermeticamente in appositi contenitori. Particolare fortuna ottenne l’inscatolamento dei pomodori: tra questi, i più adatti si dimostrarono i San Marzano che, avendo una polpa densa e soprattutto una forma lunga ed affusolata, erano particolarmente idonei ad essere inseriti in lattine di metallo.
Il gusto unico dei ‘Pelati Cirio’ fece il resto, decretando il successo internazionale di un’impresa, la Cirio, che nel corso degli anni aprì un gran numero di stabilimenti ed empori non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa.
La storia del Pomodoro San Marzano: il nome del pomodoro.
Studiando l’etimologia del nome ‘pomodoro’ si finisce inevitabilmente con lo scoprire le origini del frutto al quale è associato. Il termine deriva, infatti, dalla fusione di due parole, vale a dire ‘pomo’ (‘frutto’, appunto) e ‘d’oro’, con chiaro riferimento al colore dorato che caratterizzava i primi pomodori, giunti dalle colonie spagnole del centro America nel corso del ‘500. Colore che, come ben sappiamo, con gli anni sarebbe evoluto nel rosso dei nostri giorni.
Scopriamo come nasce il Pomodoro San Marzano nell’articolo che abbiamo dedicato alla coltivazione di questo grande prodotto.
Il San Marzano e la pizza napoletana.
Tra le numerose specialità delle quali il San Marzano è indiscusso protagonista, occorre assolutamente citare la pizza napoletana ed in particolare la celebre Pizza Margherita, vera e propria icona della cucina partenopea. La polpa carnosa di questo pomodoro, dotata di dolcezza e di gradevole acidità, una volta schiacciata (rigorosamente a mano), è in grado di donare alla preparazione il gusto per cui è diventata celebre, che si sposa alla perfezione con la ricchezza della mozzarella ed il profumo del basilico.
Un pomo ‘d’oro’ ... ma velenoso!
Tra le numerose curiosità che costellano il passato del pomodoro, è interessante ricordare che, nel XVI secolo, quando la pianta giunse in Europa, proveniente dalle colonie spagnole del centro America, le fu attribuito un valore puramente ornamentale. Si diffuse inoltre un’ingannevole diceria: vale a dire che il suo frutto, per quanto bello (‘pomo d’oro’, appunto), potesse essere velenoso!
Consorzio del Pomodoro San Marzano DOP: contatti.
Per chi desiderasse ulteriori informazioni sul Pomodoro San Marzano DOP riportiamo di seguito alcuni riferimenti per contattare il Consorzio dei suoi produttori più tradizionali.
Contatti
Consorzio del Pomodoro San Marzano DOP.
Indirizzo: Via Lanzara, 27 – 84087 Sarno (Sa) – ITALY
Sito ufficiale: www.consorziopomodorosanmarzanodop.it
Mail: info@consorziopomodorosanmarzanodop.it
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- Appert Nicolas di Édouard Foucaud;
- Ritratto di Francesco Cirio;
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- “starr-221225-5267-Solanum_lycopersicum-in_veggie_gardenin_veggie_garden_San_Marzano_variety-Hawea_Pl_Olinda-Maui” di Starr Environmental con licenza CC BY 2.0.
- “San Marzano tomatoes starting to ripen” di Shelley & Dave con licenza CC BY-NC 2.0.
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- “San Marzano Tomatoes” di The Marmot con licenza CC BY 2.0.
- Jolly Roger flag di Liftarn con licenza CC Attribution 2.5 Generic
- “San Marzano Tomatoes” di Stowe Boyd con licenza CC BY-NC 2.0.